La pulizia dei semi

 

La soffiatura dei semi è un’operazione importante che permette, da una parte di evitare sprechi di semi e quindi danaro e dall’altra consentire agli uccellini di potersi alimentare facilmente senza stressarsi  cercando i semi ancora interi in mezzo alle bucce che si accumulano all’interno delle mangiatoie.

Se si possiedono solo alcuni uccellini, il lavoro è abbastanza spiccio, basta togliere il coperchio della mangiatoia e agitandola avanti e indietro, soffiare all’interno finchè non ci si rende conto che le buccie sono state espulse e quindi rimettere in sede la mangiatoia stessa. Se invece si devono soffiare i semi di un numero elevato di mangiatoie ( io ne devo soffiare circa 230 ) allora è facile dedurre che se non siamo dotati di fiato a sufficienza , il rischio di svenire “soffiando” non è poi così assurdo.

Per questo motivo, grazie anche all’ausilio di documenti e internet, ho progettato un depolveratore di semi che ho poi realizzato artigianalmente.

Per la costruzione ho utilizzato legno di abete di 2,5 cm di spessore, metacrilato trasparente, compensato di pioppo di 4 mm di spessore, pvc di 3 mm di spessore, vaschette di plastica trasparente di cm14 x 9 x 11, acquistate in un centro commerciale, una ventola aspiratore da cucina tipo vortice da 20watt – 220 volt , una ventola di quelle usate nell’informatica, sempre a 220 volt – 10 watt, un interruttore , una spina e cavi elettrici.

La struttura principale è realizzata in legno di abete di 2,5 cm di spessore a forma di parallelepipedo di cm 27 di larghezza, 15 di profondità e 35 di altezza.

Sui lati opposti ho praticato due fori di 10 cm di diametro che accolgono le due ventole, la prima posizionata a sinistra nelle foto,  “aspira l'aria dall'esterno”,  l’altra, a destra (quella nera),  “aspira l'aria dall''interno convogliandola all'esterno”. All’interno in posizione mediana è posizionato un separatore sempre in legno che divide l'ambiente in due camere dove trovano alloggio le 2 vaschette, entrambe estraibili,  una delle quali accoglie i semi depolverati, l’altra,  le bucce. A metà della altezza interna, sul separatore è montato il deflettore ed i convogliatori dei semi e delle bucce, realizzati parte in pvc e parte in compensato di pioppo da 4 mm. Questi convogliatori permettono ai semi ancora vergini di cadere all’interno della vaschetta a loro destinata, mentre alle bucce di finire a loro volta nell’altra vaschetta (quella a destra). Sulla parte superiore è posizionata una piastra in legno e metacrilato trasparente che alloggia una sorta di imbuto a tronco di piramide rovesciata, realizzato in pvc, dentro il quale si introduce il contenuto delle mangiatoie (semi e bucce).

La parte posteriore è chiusa da metacrilato trasparente arancione avvitato ai laterali e fondo, mentre nella parte anteriore, scorre attraverso scanalature ricavate nei montanti laterali in legno, il coperchio in metacrilato trasparente che determina la chiusura del depolveratore e che si solleva verso l’alto per permettere l’inserimento delle vaschette.

Il principio di funzionamento si basa sulla differenza di peso e resistenza all’aria offerta dai semi (più pesanti) e dalle bucce (più leggere).

Funzionamento:

Acceso il depolvertore, si procede all’introduzione dei semi da pulire attraverso l’imbuto. Per effetto della corrente d’aria che si viene a creare in seguito all’accensione delle ventole, i semi ancora interi, più pesanti, cadono per gravità all’interno della prima vaschetta, dopo aver “rimbalzato sul deflettore interno, mentre le bucce, vengono spinte dall’aria oltre il deflettore, cadendo di conseguenza nella seconda vaschetta.

L’alloggio della seconda ventola (quella che aiuta ad aspirare le bucce) è dotato di zanzariera per consentire il passaggio dell’aria all’esterno e contemporaneamente trattenere le bucce e le particelle più grosse all’interno del depolveratore.

Vi assicuro che, anche se laboriosa e lunga, l’operazione di soffiatura tramite depolveratore, consente di pulire e depolverare in modo egregio tutte le miscele di semi da me utilizzate.

 

semi depolverati a sinistra, bucce a destra

vista da retro

interruttore

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