Alimentazione e allevamento degli esotici

( gould, kittliz, coda lunga, bichenow, passeri del giappone)

 

L’alimentazione degli esotici è costituita da un buon misto esotici composto da scagliola, panico, miglio paglierino, miglio rosso e niger in quantità minima, 3% circa.

La scagliola è il seme più appetito dai passeri del giappone, diamanti di gould, diamanti di kittliz e diamanti coda lunga, tanto che, costituisce il 70 – 75 % del totale di tutti i semi consumati. Fanno eccezione i diamanti di bichenow che prediligono maggiormente i semi di panico e miglio.

Di norma utilizzo 4 mangiatoie per gabbia di cui 2 riempite con soli semi di scagliola, una con misto esotici e la restante riservata al pastoncino per esotici che rinnovo giornalmente.

Sempre giornalmente procedo al soffiaggio e depolverazione dei semi in quanto gli esotici, a differenza degli indigeni, canarini e carpodachi, tendono a sbucciare e ingoiare i semi mentre sono protesi all’interno della mangiatoia e quindi molto rapidamente sulla superficie di questa, si accumulano le bucce che, se non eliminate frequentemente, andrebbero a penalizzare il ritrovamento dei semi interi da parte degli uccellini..

La dieta a base di semi e pastoncino è integrata con le vitamine, i Sali minerali liquidi e in polvere, che utlizzo per gli indigeni e i canarini, col medesimo dosaggio utilizzato per questi ultimi.

Una particolare attenzione va data alla somministrazione dei Sali liquidi con colina e gusci d’uovo polverizzati, nei confronti delle coppie di gould, kittliz, bichenow e coda lunga che sono prossimi alla deposizione. Le femmine di questi uccelli, in questo particolare momento hanno bisogno di un’integrazione sostanziosa di Sali , sia nel formato liquido che solido, pena problemi nella deposizione delle uova, dovuta alla difficoltà dell’organismo a formare il guscio dell’uovo, con susseguente sofferenza delle future mamme!!

Anche se le coppie di gould che allevo derivano da un ceppo che si riproduce in purezza, gentilmente cedutemi da un’amica allevatrice di grande perizia e capacità , io preferisco, tranne che in qualche caso, passare le uova dei gould ai passeri del giappone.

Per attuare questo tipo di allevamento bisogna avere disponibili per ciascuna coppia di gould, almeno tre coppie di passeri , così da essere sicuri di non perdere preziose covate.

Capita a volte però che qualche coppia di passeri non sia “ sincronizzata” e quindi pronta a ricevere le uova deposte dai gould , in questo caso trasferisco temporaneamente in incubatrice le uova dei gould lasciandole il tempo strettamente necessario per permettere ai passeri di intraprendere una nuova deposizione.

Circa 13-14 giorni dopo l’inizio della cova, se tutto procede bene, iniziano a schiudersi le uova.

Questo momento, tanto atteso, non è altro che l’inizio del lungo periodo di sfida che i piccoli devono affrontare per superare la fase di crescita e svezzamento che li porterà all’indipendenza.

L’alimentazione dei genitori, in questa fase non subisce modifiche (scagliola, misto esotici e pastoncino, con aggiunta nell’acqua da bere di un buon complesso multivitaminico)

Non separo mai i pulli di gould dalle balie prima dei 40, 45 giorni anche se potrebbe sembrare che i giovani siano già autosufficienti. Il diamante di gould in questa fase di crescita potrebbe andare incontro a malnutrizione e susseguenti problemi di salute se non pienamente indipendenti.

I giovani svezzati vengono poi trasferiti nelle razziere da 120 cm.

Stessa prassi seguo nell’allevamento dei diamanti di Bichenow e kittliz, con la differenza che questi ultimi vengono separati dai genitori “adottivi” dopo i 50 giorni di vita.

Ad oggi possiedo solo una coppia di diamanti coda lunga, che con le stesse modalità descritte sopra, si sono ottimamente riprodotti in purezza, portando a svezzamento 4 bellisimi giovani.